Il flair bartending è una disciplina molto popolare tra i professionisti del settore. La parola “flair” deriva dall’inglese che significa abilità, stile o fascino, invece l’espressione “bartending” si riferisce all’azione di servire tutti i tipi di bevande.
Si tratta di una pratica relativamente conosciuta al grande pubblico, per la quale il barista si trasforma in un giocoliere da bar. Inizia a eseguire una serie di numeri nei quali le bottiglie, gli shaker e altri accessori sono i protagonisti. Mette così in scena un’animazione spettacolare mentre mescola un cocktail con sapori esplosivi, unendo l’utile al dilettevole. Agita i preparati per sposare i diversi sapori e crea un cocktail mentre rende l’azione divertente per il pubblico. Insomma, il gusto del flair bartending è l’arte di preparare cocktail serviti in modo dinamico, assicurandosi al contempo che gli spettatori siano intrattenuti.
C’è molta paura circa il fatto di iniziare a prendere parte a questo divertimento, dato il timore di rompere le cose, di rovesciare qualcosa sugli ospiti, di sprecare le scorte, eppure nulla sarà superiore all’effetto scenico che si potrà rendere.
Non tutti possono essere campioni nel giocare con tre o più bottiglie contemporaneamente, ma si può diventare capaci di aggiungere stile al modo in cui si lavora dietro ad un bancone. Molti baristi professionisti lo fanno e in alcuni bar è effettivamente un’abilità richiesta per essere ingaggiati. Non è comunque semplice per i baristi fare flair bartending. Occorre fare molta pratica.
Come diventare un barista giocoliere: disciplina e pratica
Il flair bartending è una disciplina originaria degli Stati Uniti. Si sta diffondendo sempre di più e attira nuovi seguaci.
I barman che praticano e padroneggiano quest’arte sono sempre più numerosi. In diverse parti del mondo ci sono anche gare per premiare il miglior talento come ad esempio il pluripremiato anche a livello mondiale Bruno Vanzan del quale trovate la nostra intervista.
Diversi corsi permettono di sbizzarrirsi in questa pratica e raggiungere il livello di competizione. Tuttavia esistono anche video, libri e altri supporti informatici utili per imparare. Avere una formazione in bartending o conoscere la mixologia è ovviamente un vantaggio. Oltre a saper creare cocktail dai sapori sapientemente dosati ed equilibrati, l’estro del bartender deve essere dotato di grande agilità. Occorre infatti che sia in grado di preparare il cocktail maneggiando diversi accessori con destrezza e velocità.
È poi essenziale creare spettacolo e impressionare gli spettatori. I flair bartender vengono messi alla prova durante le occasioni in cui devono far vedere le loro tecniche più spettacolari. Per prepararsi e diventare un giocoliere barista, occorre quindi avere una formazione barman specifica. Il barman deve avere un senso delle proporzioni e dell’equilibrio ben sviluppati per poter realizzare gustosi cocktail in un’atmosfera spettacolare. Si richiede inoltre una buona coordinazione delle mani e degli occhi.
Impegno e costanza nell’arte della preparazione dei cocktail
La formazione esiste per acquisire le competenze necessarie per padroneggiare questa attività. Si consiglia prima di aver seguito una formazione da barman e di aver acquisito esperienza nell’arte della preparazione dei cocktail, poi di essere addestrati alle tecniche di giocolieri.
Come per molte cose, il flair bartending richiede molta pratica per diventare bravi. Un piccolo gioco di prestigio è fantastico, ma un insieme dinamico e armonioso di effetti speciali è capace di fare la differenza.
Tuttavia per imparare è sempre possibile suddividere le routine di flair in movimenti più piccoli, limitandosi a usarne uno o due alla volta. Ognuno ha il proprio modo di apprendere. Per alcuni è più visivo, per altri è basato sull’azione, e in parte anche teorico. Alcuni poi si allenano da soli, ma è sempre consigliata l’integrazione della formazione specialistica. Così si potrà progredire più facilmente e apprendere le vere basi di questa pratica.
Infine, per raggiungere il livello migliore, tutto questo deve anche essere una passione. E come ogni passione, richiede molte ore di pratica. Si consiglia di esercitarsi su un tappeto o una superficie spessa che ridurrà al minimo le possibilità che le bottiglie si rompano se cadono. Aiuterà anche a ridurre il rumore.
Impegno e costanza nell’arte della preparazione dei cocktail sono necessari per riuscire con successo. Poche cose possono irritare le persone tanto quanto un aspirante barista di talento che chiaramente non ha imparato le mosse che sta tentando.
I diversi stili del flair bartending
Questa tecnica di intrattenimento divertente e impressionante è divisa in due famiglie principali.
Il The Working Flair è la parte di servizio acrobatico della giocoleria da bar. Quest’arte, infatti, consiste nel fatto che il barman esegua un’animazione durante il servizio delle bevande. Per ottenere ciò, utilizza gesti e tecniche semplici ma efficaci. Un servizio spettacolare è quindi l’essenza di un barista che lavora con passione. Bicchieri, shaker, bottiglie di alcolici sono tutti elementi con cui gioca prima di servire la bevanda ai suoi clienti. Di solito, per non sembrare troppo facile, il servizio di flair viene svolto con le bottiglie aperte e quasi piene.
Il barista dimostra così la sua destrezza e professionalità.
A differenza della tecnica precedente, vi è una seconda conosciuta anche come show flair, il professionista mette in risalto l’arte del bar e le diverse tecniche dei baristi. Questo tipo di stile bartending è essenzialmente orientato allo spettacolo piuttosto che al servizio tradizionale dei baristi. Tuttavia, in rare occasioni può capitare che vengano anche serviti dei cocktail.
Per realizzare un vero spettacolo teatrale, i baristi possono utilizzare effetti scenici come fumo oppure fuochi d’artificio. Per creare movimenti più complessi, le bottiglie utilizzate generalmente non contengono nulla o al massimo poca quantità di liquidi.
La forma acrobatica dei cocktail
Per i barman, l’arte del flair bartending ha a che fare con qualcosa di più dell’essere giocoliere con le bottiglie, ma anche con il semplice eseguire trucchi con le bevande.
Per garantire ai clienti uno spettacolo unico è necessaria una combinazione di intrattenimento, stile e interazione. Insomma, il flair bartending è la forma acrobatica dei cocktail, ed è molto più di un intrattenimento. Si tratta appunto di arte.
Non è un grande segreto che il bartending sia ancora più bello se è presente anche la musica. Stimolando così, allo stesso tempo, gli occhi e le orecchie, si produce una risposta migliore nel pubblico. Si tratta di eseguire azioni al ritmo e a tempo di musica. D’altronde poi, si possono avere anche generi di musica differenti che riflettono lo stile del barman stesso, creando in questo modo l’atmosfera giusta che porta l’intrattenitore a stare bene prima di tutto con se stesso, e poi con gli altri.
Utilizzare i servizi di un barman giocoliere vuol dire sorprendere gli ospiti. Durante uno spettacolo, lui potrà sia servire loro un drink di qualità, sia distrarli con uno spettacolo unico.