Bruno Vanzan: intervista ad uno dei migliori barman del mondo!

da | Apr 5, 2019 | Liquori, News | 2 commenti

Qualche giorno fa, ho avuto il grande piacere di incontrare Bruno Vanzan al termine di un evento al quale era ospite. Bruno ed il suo staff ci hanno regalato un grande spettacolo di Flair e degli ottimo cocktail. In quella stessa serata ho avuto modo di assaggiare IOVEM, prodotto nato da un progetto di Bruno, del quale mi sono fatto raccontare durante la nostra chiacchierata. Nella prima parte dell’intervista ci siamo focalizzati sul suo percorso professionale e formativo, quindi prima di tutto ti racconto questo percorso.

Com’è diventato un grande Bartender Bruno Vanzan?

La carriera da barman di Bruno Vanzan inizia all’età di 18 anni, in un bar caffetteria nella periferia di Roma. Il primo periodo è stato molto duro, infatti inizia a servire drink dopo quasi un anno. A seguito di questa esperienza e sotto consiglio del padre, decide di frequentare dei corsi di formazione che uniti alla tenacia, all’impegno ed al continuo allenamento lo portano a raggiungere un alto livello di professionalità.

Da li in avanti prosegue ad allenarsi nel Flair continuando ad accrescere le sue competenze da barman. Oltre alla formazione, si fa strada sul campo cambiando anche molto spesso cocktail bar, per accrescere ancora di più le sue competenze, lavorando insieme a barman diversi e con differenti metodi di lavoro.

Bruno partecipa alla sua prima competizione nel 2006. Nel 2008 arriva una grande soddisfazione, il titolo di Campione del Mondo Bacardi e Martini, seguita nel 2010 dall’ingresso nella TOP 10 Bartender Mondiale. La sua carriera continua sul campo, viaggiando attraverso 4 continenti, Europa, Africa, America e Asia.

Nel 2015 conferma nuovamente le sue abilità diventando vice campione del mondo del WFA (World Flair Association), ma come al solito il tenace Bruno non si ferma e nel 2016 al campionato del mondo IBA (International Bartenders Association) disputato in Giappone, vince il premio per il miglior cocktail. Con più di 150 gare, 78 vittorie internazionali e 112 trofei vinti, Bruno Vanzan è decisamente uno dei migliori e più importanti barman del mondo.

Ci tenevo a raccontare come Bruno Vanzan è diventato uno dei migliori barman del mondo prima di trascrivere il resto delle domande, oltre che per mettere in mostra il suo impegno e la sua bravura, per portare alla luce come il bartender non sia un mestiere da sottovalutare o da prendere alla leggera.
Fatta questa premessa, passiamo al resto delle domande.

IOVEM: raccontami di questo nuovo progetto

IOVEM nasce dall’idea di due anni fa, di creare un prodotto mio che le persone potessero bere e quindi trasformare tutto quello che di bello avevo fatto per gli altri in qualcosa di nostro quindi io ed il mio socio, Adriano Costigliola, abbiamo oltre che creato un prodotto comperato una distilleria liquorificio quindi lo produciamo completamente noi. Abbiamo voluto dare un prodotto di super qualità alle persone twistando l’ambrosia. IOVEM è come se fosse l’ambrosia moderna. L’ambrosia era il nettare degli dei, fatta da una base di miele e mosto con zenzero e limone. Tutti ingredienti che utilizziamo all’interno di IOVEM e che prepariamo noi freschi.

L’obbiettivo di IOVEM è essere un prodotto che faccia la differenza sul mercato fin da subito. Abbiamo registrato il brand in 126 paesi del mondo, quindi è un progetto molto grande. Siamo partiti con la distribuzione dall’Italia ed il progetto prevede l’espansione in Europa in 24 mesi per poi passare al mondo in 48 mesi.

Per seguire il progetto potete visitare il sito web iovem.it, seguire la Pagina Facebook IOVEM e la Pagina Instagram.

Il consiglio di Bruno Vanzan per chi vuole diventare un Bartender?

Il mio consiglio per i futuri bartender è quello di studiare, perché ad oggi questo mestiere ha bisogno di professionalità, quindi il primo messaggio è che non bisogna più improvvisarsi perché il mercato non richiede più quello. Oltre allo studio servono passione, dedizione e amore per quello che si fa che sono cose importantissime e ti spingono a fare un’ora in più di lavoro, un’ora in più d’allenamento indipendentemente da quanto si guadagna ma solo perché si ama quello che si fa.

Quali sono il tuo liquore preferito ed il tuo cocktail preferito?

Beh oramai la risposta è IOVEM, non potrei dirti il contrario in quanto nostra creatura.
Per quel che riguarda il mio drink preferito, paradossalmente non sono un grande amante dei drink e in molte situazioni preferisco gustare un buon bicchiere di vino.

Vorrei approfittare della conclusione di questo articolo per ringraziare Bruno della disponibilità alla fine di una serata di lavoro, oltre che per consigliare l’assaggio dei cocktail ricreati sulla base di IOVEM.
Se vuoi conoscere meglio Bruno Vanzan puoi visitare il suo sito brunovanzan.com e seguirlo su Facebook e Instagram.

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Grazie,
Francesco

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