Probabilmente anche se non sei un esperto in materia, avrai già sentito il nome triple sec, un liquore incolore utilizzato tantissimo come base per diverse preparazioni. Infatti, questo liquore è uno dei preferiti dai barman perché si presta benissimo ad essere miscelato con le diverse bevande alcoliche. Tuttavia, il triple sec è largamente utilizzato ma ben poco conosciuto.
Pertanto, in questo articolo si parlerà della storia e a seguire di come viene prodotto triple sec.
La storia del triple sec
Prima di iniziare a spiegare la storia del triple sec, è fondamentale capire che cos’è e come è fatto questo liquore. Di colore bianco perché non viene sottoposto ad affinamento, è un liquore dal gusto intenso di arancia. Questo è perfetto se miscelato con altri liquori a cui viene aggiunto il ghiaccio. Tuttavia può anche essere bevuto liscio. Alcuni dei cocktail più noti e diffusi che presentano all’interno il triple sec sono il long island, il singapore sling, il white lady, cosmopolitan, angelo azzurro, oltre ovviamente a molti altri. Inoltre, è bene anche dire che il triple sec è perfetto utilizzato in cucina, soprattutto nella realizzazione dei dolci o di bagne da spennellare sul pan di spagna.
Ora che hai capito un po’ di più dove puoi trovare il triple sec e come puoi utilizzarlo, si può iniziare ad elencare la storia di questo liquore.
Di origini francesi, come si può ben comprendere dal nome che in italiano sta a significare triplo secco, ovvero tripla distillazione delle scorze essiccate al sole di tre tipi di agrumi. La prevalenza viene data alle arance, esclusivamente provenienti da Haiti che sono le più amare, per poi includere anche arance dolci e mandarini. Nasce all’incirca nel 1834 a Saumur, a 200 chilometri di distanza da Parigi, nel pieno della storica regione della Loira. La sua nascita la si fa risalire a Jean Baptiste Combier. Pasticciere di mestiere, è riuscito insieme alla moglie Josephine a creare qualcosa di straordinariamente nuovo proprio nel loro laboratorio. Essi hanno trovato un gusto mai provato fino ad allora con il giusto mix di spezie e di profumi. Nonostante ciò, bisogna sapere che Jean Baptiste Combier proveniva da una famiglia che produceva vini già da due generazioni e di conseguenza aveva deciso di stabilirsi proprio a Saumur a causa della particolarità del territorio, dotato di un terreno fertile e adatto alla crescita di frutta. Proprio così che dopo diversi anni di esperimenti, finalmente prese vita il triple sec. Inizialmente Jean Baptiste Combier iniziò a modificare le sue ricette dei dolci inserendo liquori e distillati fino a che arrivò alla sua ricetta migliore di sempre. Questa prevedeva le scorze di arancia dolcemente essiccate al sole per almeno ventiquattro ore. Una delle particolarità delle bucce d’arancia è che queste sono esclusivamente di Haiti, e dopo che sono pronte vengono messe nell’alcool. La ricetta originale di Combier venne premiata all’esposizione universale di Parigi del 1855, successivamente a quella di Londra nel 1862 e per finire a Philadelphia nel 1872. Il triple sec originale realizzato da Combier è impareggiabile, sebbene moltissimi negli anni abbiano cercato di imitare questo liquore preferendo profumazioni sintetiche e utilizzando scorciatoie volte ad avere un processo di produzione e distillazione più rapido. Tuttavia, il vero triple sec è quello realizzato nel rispetto della ricetta originale, ricco di gusto e sapore, perfetto per essere miscelato con altre bevande alcoliche in grado di esaltare il sapore delle scorze d’arancia. La gradazione alcolica di questo liquore è molto variabile perché si va dai 15 gradi fino ai 40 gradi circa. Un esempio di triple sec più potente è sicuramente il Cointreau che presenta una gradazione alcolica elevata e in cui è fortemente riconoscibile il gusto dolce e amaro dato. Da tenere sempre presente che la ricetta originale non è mai stata modificata e pertanto non presenta né aromi aggiunti e nemmeno coloranti ma solamente la distillazione delle scorze d’arancia.
Processo di produzione del triple sec
Come si è già ben compreso, la produzione inizia nel momento in cui si mettono ad essiccare le bucce di arancio amaro, arancio dolce e mandarino al sole insieme a del succo d’arancia, per poi essere spremute e immerse nell’alcool per un periodo di tempo di ventiquattro ore. Questo processo è importantissimo perché in questo modo vengono sprigionati gli oli essenziali presenti nelle bucce. Dopodiché, l’intero composto deve essere attentamente filtrato per poi passare alla successiva distillazione. Questo processo viene eseguito per ben tre volte ed è per questo motivo che si parla di triple sec. Il risultato è ovviamente uno spirito altamente concentrato di profumo d’arancia miscelato ad un liquore più neutrale con acqua e barbabietola da zucchero. La tripla distillazione deve essere fatta in alambicchi di rame. Questo fa anche riflettere sul fatto che il liquore ottenuto sia di alta qualità e il triple sec acquista maggiormente il sapore delle bucce di arance amare, piuttosto che quelle delle arance dolci. L’intero processo di distillazione e successivo imbottigliamento dura circa 17 giorni. Il recipiente di rame viene riscaldato con alcol puro al 96% di gradazione per tre giorni interi. A seguire, l’intero composto viene fatto raffreddare per una giornata; dopo aver aggiunto l’acqua, si procede alla distillazione per altri tre giorni. Dopodiché, si aggiunge al distillato acqua e zucchero. Il prodotto è pronto per essere continuamente filtrato fino ad ottenere un liquore dal colore pulito, limpido, trasparente e intensamente profumato di arancia. Per finire, l’ultimo passaggio della produzione è quello relativo al riempimento delle bottiglie, all’etichettatura e alla sigillatura finale per ottenere un triple sec pronto alla vendita. Pertanto, il triple sec è assolutamente incolore ma bisogna tenere in considerazione che alcuni marchi preferiscono aggiungere qualche goccia di essenza, spezia o vengono utilizzate gocce di rum, brandy o cognac al fine di dare al liquore un lieve colore ambrato, dorato.
Curiosità riguardanti il triple sec
Al giorno d’oggi il triple sec è diventato un termine di origine comune per evidenziare qualsiasi liquore che sia a base di arancia.
Di conseguenza, ci può essere una notevole confusione perché spesso si tende a considerare il marchio stesso come una varietà di liquore. Per questo motivo è bene sapere che in realtà il Cointreau e il Grand Marnier, sono due varietà di triple sec che tuttavia differiscono per alcuni dettagli e per il processo di produzione dalla ricetta originale del triple sec del 1834. Per tale motivo si deve nominare il blu curaçao che è una particolare variante di triple sec prodotto con le arance tipiche dell’omonima isola presente nelle Antille olandesi che prende il nome di laraha. Questo liquore è molto diffuso al giorno d’oggi ed è la base per numerosi cocktails quali il Miami Ice, il Kamasutra e il Blu Margarita.
Invece, uno dei triple sec più famosi al mondo e più forti in assoluto per quanto riguarda il grado alcolico è il Cointreau. La gradazione è pari al 40% e il processo di produzione in alambicchi di rame rosso è il medesimo del triple sec originale, con aggiunta però di fiori e spezie alle bucce di arancia essiccate.
Molto importante è il fatto di non confondere il triple sec con il Grand Marnier che è un liquore sempre aromatizzato all’arancia che però differisce notevolmente dalla ricetta originaria del triple sec. Il Grand marnier viene per l’appunto ricavato in maniera differente e anche se il gusto predominante è l’arancia, appare al palato più deciso e robusto. In aggiunta a ciò, il Grand Marnier è un liquore strutturato con la base di cognac e viene fatto maturare in botti di rovere per almeno dieci anni. Come si può comprendere quindi, sebbene il Grand Marnier sia la base di diversi cocktails e abbia un notevole retrogusto di agrumi, non è possibile paragonarlo al triple sec.
Per concludere si può dire che l’utilizzo del triple sec sia quello esclusivamente di essere miscelato insieme ad altre bevande alcoliche e ghiaccio al fine di creare cocktails dal retrogusto di arancia. Molto di rado si consuma il triple sec liscio. Questo aspetto invece non è vero per il Grand marnier e per il Cointreau che sebbene fungano anche da base per le preparazioni di cocktails, possono anche essere consumati lisci o con ghiaccio ma da soli, ideali per aperitivo e durante il momento del dopo cena.
Ecco quindi che si è giunti alla fine dell’articolo. Molto probabilmente non ti potevi aspettare una storia così ricca di particolari legati alla nascita e alla produzione del triple sec. Spesso mai enfatizzato e poco conosciuto, è in realtà un grande liquore che presenta il grandissimo pregio di sposarsi benissimo con il resto delle bevande alcoliche. Il suo gusto dolce-amaro e la bassa gradazione alcolica (si parte dai 15 gradi alcolici per arrivare ai 40 del Contreau) lo rendono uno dei liquori più prediletti dai barman. Proprio per tale motivo sono nati e continuano a nascere nel corso degli anni moltissimi cocktails che presentano all’interno della composizione il triple sec. I più famosi, alcuni dei quali si sono già elencati in precedenza, sono certamente il White Lady, il Frozen Margarita, il Long Island Ice Tea, il Cosmopolitan (spesso si utilizza il Cointreau), il Baja Gold, il Breakfast Martini e molti altri.
Nato nel lontano 1834 dall’ingenio di un pasticcere, che in realtà proveniva già da due generazioni di produttori di vino, e da sua moglie, il triple sec ha conosciuto moltissime varianti e sono state diverse le imitazioni che hanno cercato inutilmente di mettere in ombra il vero punto di forza di questo liquore. Al naso è forte il profumo di agrumi dal momento che si utilizzano solo le migliori bucce di arance provenienti da Haiti; mentre al palato il gusto è principalmente forte, deciso con un sentore dolce e amaro.
In definitiva il triple sec è un liquore utilizzato su vasta scala e per questo motivo esistono attualmente in commercio moltissime case produttrici e marchi che si occupano di produrre e diffondere il liquore al dettaglio e nella grande distribuzione.
Grazie a tutte queste nozioni, se sei un barman o semplicemente un’amante della preparazione dei cocktail fai da te, ora saprai scegliere il giusto triple sec e sarai in grado di utilizzarlo al meglio, tenendo in conto di diffidare da quelli che contengono aromi e profumazioni artificiali.
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